martedì 10 settembre 2013

Corso Massaggio Neonatale



Anche detto "Butterfly Massage - massaggio a farfalla", consiste in un tocco lieve su tutta la pelle, con l'effetto di attivare armonicamente tutte le funzioni vitali e rinforzare il sistema immunitario.

Il rapporto con il genitore che fa il massaggio al suo bambino, permette l' instaurarsi di una migliore relazione, promuove la formazione del Sé e della sicurezza di base di entrambi.

Il bambino più sicuro è meno irritabile, più amabile e maggiormente resistente alle situazioni stressanti.


images (1).jpgFin dalla vita intrauterina la pelle ha una funzione primaria per lo sviluppo dell’essere umano. La pelle veicola il bisogno del contatto. E’ come un secondo cervello. 

La ricerca in neurobiologia conferma gli effetti positivi della qualità dell’attaccamento, della cura e del tocco della pelle, sul sistema immunitario e quindi sulla salute.


Di cosa si tratta 

Il corso sotto forma di lezioni private oppure in gruppo è rivolto a donne in gravidanza, mamme papà e neonati e mira alla conoscenza e all’insegnamento della metodologia del Massaggio Neonatale Bioenergetico Dolce come strumento di scambio affettivo, di dialogo profondo tra genitore e figlio, privilegiando una comunicazione fatta di sguardi, carezze, di contatto fisico ed emotivo. Il piacere che ne deriva offre al bambino la possibilità di percepire e memorizzare sensazioni di benessere che ne faciliteranno la crescita psicofisica.

E’ scientificamente documentato che attraverso le prime esperienze di contatto bio-emozionale all’inizio della vita, il bambino impara risposte psicomotorie ed emozionali che restano impresse per tutta la vita. E’ una specie di grammatica emozionale e comportamentale con la quale costruisce il suo senso di identità, la sua capacità di amare e la sua salute.

Con tale massaggio l’energia viene stimolata dolcemente a scorrere e a sciogliere i blocchi che iniziano a formarsi, ripristinando così la naturale onda della pulsazione bioenergetica.

Storia

Il massaggio bioenergetico dolce è stato messo a punto agli inizi degli anni 40, da Eva Reich, medico pediatra, figlia di Wilhelm Reich.

Wilhelm Reich, medico e psicologo, padre della bioenergetica e allievo di Sigmund Freud, ha sviluppato l’aspetto fisiologico della psicoanalisi esplorando la strada di intervenire sulla psiche anche attraverso un intervento sul corpo.

Questa prospettiva portò alla elaborazione della così detta vegetoterapia che riconosce l’organismo vivente come caratterizzato fondamentalmente da una “pulsazione” originata dal ritmo respiratorio dell’intero organismo.

Questa pulsazione, dà ad esso la sua unità e la sua armonia.

La rimozione del blocco nella pulsazione avveniva attraverso gli esercizi fisici elaborati dalla vegetoterapia, fino a quando cominciò a farsi strada l’idea che l’oscillazione organismica potesse essere un fenomeno di tipo risonante e quindi la corretta pulsazione potesse essere stabilita attraverso una relazione di risonanza che avviene più facilmente quando lo stimolo è piccolo.

E’ la scoperta del Principio del Minimo Stimolo, dovuta principalmente ad Eva Reich.


Principio del Minimo Stimolo

Eva Reich cominciò ad applicare il massaggio bioenergetico dolce (tocco farfalla) sui neonati prematuri, per sciogliere l’originaria contrazione alla base del trauma della nascita e ristabilire le funzioni vitali.

Molte tecniche di lavoro corporeo si basano sulla logica di usare la forza per fare emergere ciò che primitivamente è avvenuto o correggere vecchie distorsioni.

Eva Reich sperimentò l’opposto. Quando veniamo toccati se il tocco supera la soglia del dolore, fisico o emotivo, la persona reagisce “ritirandosi”. E’ la naturale risposta a quello che viene percepito come un attacco. Se invece il contatto è dolce e delicato, l’organismo si rilassa, bioenergeticamente si espande. Le tensioni dei blocchi muscolari si sciolgono e i collegamenti energetici ristabiliti agiscono sulle perturbazioni di ordine trofico, respiratorio e circolatorio, appartenenti al sistema vegetativo, che si autoregola con l’intensità adeguata al sistema in quel momento.